22 settembre 2016. Sangue: più salute, più sicurezza, meno trasfusioni. Una campagna del Centro Nazionale Sangue per la corretta gestione della “risorsa sangue” dei pazienti: il “Patient Blood Management (PBM). Meno trasfusioni e più sicurezza per i pazienti candidati ad un intervento chirurgico maggiore (come la cardiochirurgia, la protesi di anca e di ginocchio). È questo l’obiettivo della campagna “Patient Blood Management – Only One” – 1 trasfusione, 1 decisione clinica indipendente, la via dell’Italia comincia da 1”
22 settembre 2016. Sangue: più salute, più sicurezza, meno trasfusioni. Una campagna del Centro Nazionale Sangue per la corretta gestione della “risorsa sangue” dei pazienti: il “Patient Blood Management (PBM).
Ricciardi: Con le nuove indicazioni del PBM utilizzo appropriato della risorsa sangue e sostenibilità, con risparmio per il SSN sui costi associati alla terapia trasfusionale, fino al 20%.
Liumbruno: Un paziente su tre affronta gli interventi di chirurgia maggiore programmata (come la cardiochirurgia, la protesi di anca e di ginocchio) arrivando anemico in sala operatoria; adottare il PBM ottimizza la gestione della “risorsa sangue” del paziente e migliora anche gli esiti clinici.
Meno trasfusioni e più sicurezza per i pazienti candidati ad un intervento chirurgico maggiore (come la cardiochirurgia, la protesi di anca e di ginocchio). È questo l’obiettivo della campagna “Patient Blood Management – Only One” – 1 trasfusione, 1 decisione clinica indipendente, la via dell’Italia comincia da 1”, volta all’implementazione del PBM e alla promozione del comportamento standard che prevede il trattamento trasfusionale dell’anemia, nel paziente stabile non emorragico, mediante la prescrizione di una unità di sangue alla volta (preceduta da rivalutazione clinica prima di ogni ulteriore trasfusione) e l’adozione di strategie trasfusionali “restrittive”.
Questo slogan è stato ideato con l’obiettivo primario di informare correttamente professionisti e pazienti sui presupposti scientifici della trasfusione evitabile, ovvero: un’attenta valutazione multidisciplinare del singolo paziente, dei rischi e dei benefici connessi alla trasfusione e delle strategie e tecniche farmacologiche e non farmacologiche che possono essere impiegate in alternative ad essa.
La Campagna, realizzata dal Centro Nazionale Sangue, giunge dopo un percorso di collaborazione che lo ha visto impegnato insieme alla Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia (SIMTI), all’Associazione Nazionale Medici Direzioni Ospedaliere (ANMDO), alla Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), alla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT), alla Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi (SISET). Essa ha ricevuto il supporto del Ministero della Salute, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e delle Associazioni e Federazioni dei donatori italiani del sangue (AVIS, CROCE ROSSA, FIDAS, FRATRES).
È prevista la realizzazione di un manifesto, che sarà diffuso in versione digitale e cartacea in tutte le strutture interessate del Servizio Sanitario Nazionale e presso le sedi del mondo del volontariato del sangue, destinato ad informare pazienti e personale sanitario, di uno spazio web dedicato sul sito del Centro Nazionale Sangue, con contenuti esplicativi sul significato e sulle finalità dell’approccio mondiale PBM, nonchè specifiche azioni di formazione dei professionisti, realizzate con il contributo delle Società Scientifiche di settore.
Il fine è quello di accogliere l’invito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a implementare il PBM, una strategia multidisciplinare e multimodale che mette al centro salute e sicurezza del paziente e migliora i risultati clinici basandosi sulla risorsa sangue dei pazienti stessi. Esso previene e riduce in modo significativo l’utilizzo dei prodotti del sangue, affrontando tutti i fattori di rischio trasfusionale modificabili ancor prima che sia necessario prendere in considerazione il ricorso alla terapia trasfusionale stessa. Questo è possibile mediante un insieme di strategie e tecniche farmacologiche e non farmacologiche comprese nei cosiddetti “tre pilastri del PBM”, che mirano a: a) ottimizzare la capacità di produrre globuli rossi; b) ridurre al minimo il sanguinamento; c) ottimizzare la tolleranza verso l’anemia.
É necessario richiamare l’attenzione degli operatori sanitari sulla necessità di portare i pazienti in sala operatoria in buone condizioni cliniche e ridurre al massimo la necessità di trasfusioni. “Si tratta di una campagna estremamente importante – afferma Walter Ricciardi Presidente dell’ISS – curare l’anemia pre-operatoria e stabilizzare il quadro clinico dei pazienti prima dell’intervento chirurgico garantisce un notevole vantaggio per la salute dei cittadini e può ridurre i costi associati alla terapia trasfusionale (fino al 20%) e la durata del ricovero ospedaliero”.
“La corretta gestione del paziente alla vigilia di un intervento chirurgico è un momento cruciale. Si pensi che circa uno su tre dei pazienti candidati ad interventi di chirurgia maggiore programmata affronta la sala operatoria con anemia (definita come da criteri OMS) – spiega Giancarlo Liumbruno, Direttore del Centro Nazionale Sangue. Sappiamo che il mancato trattamento dell’anemia pre-operatoria equivale all’erogazione di prestazioni sanitarie sub-ottimali. Infatti, è noto che essa è un fattore di rischio per ricevere terapia trasfusionale, un moltiplicatore di complicanze e, quindi, una controindicazione all’effettuazione di interventi chirurgici (programmati) che prevedano un importante rischio di sanguinamento. Quindi bisogna mettere il paziente al centro per evitare la trasfusione evitabile e ottenere migliori risultati in termini di salute, riducendo anche durata dei ricoveri e costi per il SSN”.
“Il prossimo passo, secondo il decreto ministeriale su qualità e sicurezza del sangue entrato in vigore nel dicembre dello scorso anno, è l’implementazione su tutto il territorio nazionale dei programmi per la gestione del sangue del paziente (PBM) sulla base di linee guida a cura del Centro Nazionale Sangue”.
Scarica il flyer e la locandina:
Scarica i dati presentati del Direttore del Centro Nazionale Sangue, Dott. Giancarlo Maria Liumbruno, nel corso della Conferenza Stampa:
Altre infromazioni:
“Raccomandazioni per l’implementazione del programma di Patient Blood Management. Applicazione in chirurgia ortopedica maggiore elettiva dell’adulto”.
Rassegna Stampa:
Quotidiano Sanità: Meno trasfusioni e più sicurezza: campagna del Centro Nazionale Sangue per la corretta gestione della “risorsa sangue”