Lo scorso 4 settembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo n. 101 del 10 agosto 2018, il testo che adegua la normativa nazionale a quanto previsto dal Regolamento 679 del 2016 dell’Unione Europea in fatto di trattamento di dati personali.
Secondo il recente decreto, che entrerà in vigore dal prossimo 19 settembre, tutti i trattamenti di dati che possano rivelare lo stato di salute o la vita sessuale degli interessati, sia in forma cartacea che elettronica, sono sottoposti ai principi dell’articolo 3 del codice della privacy, che impone l’utilizzo di sistemi informativi o programmi informatici che riducano al minimo i dati personali e identificativi, escludendone il trattamento in quei casi in cui sia possibile ricorrere a dati anonimi. Tra le banche dati interessate il decreto 101 indica esplicitamente anche gli schedari dei donatori di sangue.
L’altra novità in ambito normativo riguarda la modifica al Decreto 2 marzo 2016 (Approvazione del regolamento di organizzazione e funzionamento dell’Istituto Superiore di Sanità) che all’articolo 19 bis (Autonomia funzionale e organizzazione del Centro nazionale sangue e del Centro nazionale trapianti) precisa che “In quanto preposti al raggiungimento di obiettivi esterni all’Istituto superiore di sanità, i direttori generali del CNS e CNT, nominati ai sensi della normativa specifica vigente, assumono la responsabilità dell’organizzazione, della gestione e del funzionamento dei centri e delle risorse umane e strumentali, a qualsiasi titolo rese disponibili”. Inoltre, ai fini dell’assolvimento delle proprie funzioni e obiettivi istituzionali, i due centri nazionali hanno la facoltà di avvalersi di personale assunto con il contratto collettivo nazionale del lavoro del Servizio Sanitario Nazionale.
Funzioni e obiettivi che comprendono, per il CNS, prima di tutto il coordinamento e il controllo-tecnico scientifico delle attività trasfusionali, al fine di ottenere l’autosufficienza di sangue ed emoderivati e i più alti livelli di sicurezza raggiungibili nel processo finalizzato alla donazione e alla trasfusione di sangue e dei suoi prodotti, ma anche, la promozione delle attività di Patient Blood Management e la gestione del registro nazionale della talassemia e delle altre emoglobinopatie (istituito dal DPCM 3 marzo 2017).
Da segnalare, infine, il Decreto del Ministero della Salute del 16 luglio 2018 con cui si è stato nominato componente del Comitato direttivo del CNS il dott. Gianpietro Briola, Presidente nazionale AVIS, in sostituzione del dott. Alberto Argentoni.