È stato appena pubblicato sulla rivista internazionale Pathogens l’articolo “Chagas Disease and Transfusion Risk in Italy: The Results of a National Survey”.
Lo studio, basato su un’indagine condotta dal Centro Nazionale Sangue su dati di scala nazionale, ha comparato le informazioni inerenti alla gestione dei donatori a rischio di malattia di Chagas alla percentuale dei donatori positivi alle infezioni trasmissibili con la trasfusione, al fine di garantire sempre più elevati e omogenei standard di qualità e di sicurezza degli emocomponenti, riducendo il rischio in ambito trasfusionale.
Nell’indagine sono stati presi in esame i dati relativi alle misure di prevenzione per la malattia di Chagas per il biennio 2020-2021, che restituiscono una fotografia rappresentativa della situazione in Italia: su 24.269 donatori sottoposti a test, solo 15 sono risultati positivi (0,4 donatori su 100.000), con un tasso di positività inferiore rispetto a quello dei donatori positivi (72 su 100.000) alle infezioni trasmissibili con la trasfusione (HIV, HBV, HCV e T. pallidum), testati nello stesso periodo. Il numero di donatori di sangue positivi per Tripanosoma cruzi è inoltre inferiore a quello dei soggetti positivi nella popolazione generale.
La ricerca evidenzia quindi che in Italia il rischio di infezione per via trasfusionale da T. cruzi può essere considerato ancora molto basso, e tale assunto è confermato anche dall’assenza di casi di trasmissione documentati.
In allegato è possibile consultare l’articolo
Malattia di Chagas e rischio trasfusionale in Italia
25 Ottobre, 2022
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