Il sangue è composto da una parte liquida, detta plasma, e una parte corpuscolata. La percentuale in volume di plasma si aggira in media intorno al 55 del sangue intero. Il restante 45% circa, è composto da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Il plasma ha svariati utilizzi terapeutici ma viene principalmente usato per produrre dei farmaci, i cosiddetti medicinali plasmaderivati, come le immunoglobuline e l’albumina. Questi farmaci sono alla base di numerose terapie che salvano la vita a migliaia di pazienti.

Il plasma non si può produrre artificialmente ed è il frutto delle donazioni volontarieanonime e non retribuite di circa 1,6 milioni di donatori italiani che lo donano sia attraverso la raccolta di sangue intero – che poi viene separato nei suoi componenti – sia attraverso una procedura chiamata plasmaferesi, che permette di donare solamente il plasma e reimmette nell’organismo del donatore la parte corpuscolata. Quest’ultima procedura dura circa 40 – 45 minuti, ma permette di raccogliere più plasma e non debilita l’organismo, tanto che il plasma donato, circa 700 ml, si ricostituisce in poco tempo consentendo una nuova donazione dopo appena due settimane.

Purtroppo il plasma raccolto in Italia non basta a coprire il fabbisogno nazionale di medicinali plasmaderivati. Quindi il Servizio Sanitario Nazionale è costretto ogni anno a reperire sul mercato internazionale i farmaci di cui i pazienti hanno bisogno. L’emergenza Covid-19 ha però causato carenze di questi farmaci, evidenziando ancora una volta quanto sia importante per l’Italia il raggiungimento dell’autosufficienza.

Il Centro Nazionale Sangue ha quindi avviato la campagna di comunicazione digitale “Dona anche tu il plasma”. La campagna ha lo scopo di sensibilizzare sul tema della donazione di plasma l’ampia platea dei fruitori dei social network e ha fornito contenuti informativi, compreso un link con la geolocalizzazione delle strutture più vicine presso cui si può prenotare una donazione.

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