Utilizzare sangue più fresco nelle trasfusioni non migliora gli esiti clinici dei pazienti.
È quanto emerge dallo studio INFORM pubblicato sul New England Journal of Medicine.
“Se il sangue conservato per un tempo maggiore sia più nocivo per il paziente che riceve la trasfusione rispetto al sangue più fresco è una questione dibattuta da tempo nella comunità scientifica e il nostro studio sembra finalmente fornire una risposta definitiva alla questione” – ha dichiarato il ricercatore a capo del progetto, la professoressa di medicina alla McMaster University, Hamilton, Nancy Heddle – “il sangue più vecchio non è controindicato rispetto al fresco”.
I risultati dello studio INFORM (Informing Fresh versus Old Red Cell Management), pubblicato sul New England Journal of Medicine, si riferiscono a circa 25.000 pazienti sottoposti a trasfusione in diversi Ospedali tra Stati Uniti, Canada, Israele e Australia. Il trial randomizzato pragmatico ha previsto la somministrazione a due gruppi di pazienti di unità globuli rossi concentrati conservati per il periodo minimo o massimo presso i sei ospedali partecipanti (media di 13 ± 7,6 vs. media di 23,6 ± 8,9 giorni).
Il tasso di mortalità osservato è risultato pari a 9,1% tra i pazienti che avevano ricevuto il sangue più fresco e pari a 8,7% tra quelli che avevano ricevuto il sangue conservato per più tempo. Lo studio quindi conclude che “in una popolazione generale di pazienti ospedalizzati non vi è alcuna differenza significativa in termini di tasso di mortalità tra chi riceve una terapia trasfusionale con unità di globuli rossi concentrati più freschi e chi invece, in conformità alla pratica standard di assegnazione, riceve unità che sono state conservate più a lungo nelle frigoemoteche”.
Con riferimento alle tempistiche di conservazione di globuli rossi, inoltre, segnaliamo come anche recenti Linee Guida dell’American Association of Blood Banks (AABB) contengano la raccomandazione “di trasfondere i pazienti, compresi i neonati, con unità di globuli rossi utilizzate prima del periodo di scadenza indipendentemente dal numero di giorni di conservazione, piuttosto che limitarsi alla trasfusione di unità fresche (conservate per meno di 10 giorni)”.
Effect of Short-Term vs. Long-Term Blood Storage on Mortality after Transfusion. Nancy M. Heddle, M.Sc., Richard J. Cook, Ph.D., Donald M. Arnold, M.D., Yang Liu, M.Math., Rebecca Barty, M.Sc., Mark A. Crowther, M.D., P.J. Devereaux, M.D., Ph.D., Jack Hirsh, M.D., Theodore E. Warkentin, M.D., Kathryn E. Webert, M.D., David Roxby, M.App.Sc., Magdalena Sobieraj-Teague, M.D., Andrea Kurz, M.D., Daniel I. Sessler, M.D., Priscilla Figueroa, M.D., Martin Ellis, M.D., and John W. Eikelboom, M.D. October 24, 2016DOI: 10.1056/NEJMoa1609014.
Clinical Practice Guidelines From the AABB: Red Blood Cell Transfusion Thresholds and Storage. Carson JL, Guyatt G, Heddle NM, Grossman BJ, Cohn CS, Fung MK, Gernsheimer T, Holcomb JB, Kaplan LJ, Katz LM, Peterson N, Ramsey G, Rao SV, Roback JD, Shander A, Tobian AA. JAMA. 2016 Oct 12. doi: 10.1001/jama.2016.9185