Si chiama Davide Borghero, veronese, 18 anni, il più giovane donatore di midollo osseo del 2017 iscritto al Registro Nazionale Italiano dei Donatori di Midollo Osseo (Ibmdr) con sede all’Ospedale Galliera di Genova. L’anno scorso ha donato il midollo osseo ad un paziente in attesa di trapianto e mercoledì prossimo, il 30 maggio, sarà tra i protagonisti della Partita del Cuore: pochi minuti prima del fischio d’inizio, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, la vicepresidente Sonia Viale e il direttore dell’Ibmdr Nicoletta Sacchi insieme al presidente di Fondazione per Ibmdr Onlus Luigi Malini gli consegneranno il “Premio Fabrizio Frizzi”, una targa che sarà destinata ogni anno al donatore più giovane “per aver dimostrato con i fatti di aver seguito l’esempio di Fabrizio donando una vita”.
“Abbiamo deciso di istituire questo premio per ricordare la grande generosità di Fabrizio – ha sottolineato il presidente Toti – che era iscritto a Registro Italiano dei Donatori e nel 2000 donò il midollo osseo a una bambina di 11 anni di Verona a cui salvò la vita. Fabrizio e Valeria si conobbero solo molti anni dopo, proprio alla Partita del Cuore di Verona, città natale anche del giovane donatore che premieremo qui a Genova. Non c’era dunque occasione migliore della Partita del Cuore per consegnare questo premio, a testimonianza del filo rosso che unisce Fabrizio, Valeria e Davide e del fatto che l’esempio di grande generosità di Fabrizio è stato seguito da molti altri, anche giovanissimi”.
La presenza del Registro Nazionale dei Donatori di Midollo Osseo a Genova “è per tutti noi motivo di grande orgoglio – ha sottolineato la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale -. Fabrizio Frizzi è stato sempre al fianco di questa realtà, per divulgare la cultura della donazione. Un gesto, quello compiuto da Fabrizio, da Davide e da molti altri, ancor più importante per l’assoluta gratuità che lo connota, visto che il donatore e il ricevente non si conoscono. Siamo grati agli organizzatori della Partita del Cuore per aver permesso che il Premio fosse consegnato durante questo grande evento di solidarietà: è infatti la solidarietà che unisce Fabrizio Frizzi, Davide e tutti coloro che mercoledì sera saranno al Ferraris per sostenere l’Istituto Gaslini e l’Airc”.
“Fabrizio era una persona di grande impegno civile e sensibilità – aggiunge Nicoletta Sacchi, direttore della Struttura Complessa Laboratorio di istocompatibilità/Ibmdr – era un donatore di midollo osseo che ha permesso di salvare una vita e ha continuato negli anni a raccontare la sua esperienza per invitare i giovani ad iscriversi al nostro Registro”.
Nel 2017 ben 225 donatori italiani hanno donato il loro midollo osseo per salvare altrettanti pazienti (spesso bambini). “Questo numero è il massimo mai raggiunto in quasi 30 anni di attività del Registro Nazionale – prosegue Nicoletta Sacchi – e l’80% di questi donatori è di giovane età. Per questo è importante che i ragazzi seguano l’esempio di Davide e diventino donatori, perché attraverso il loro prezioso gesto possono salvare una vita. Ci si può iscrivere al Registro non appena compiuti 18 anni e fino a 35 anni. La donazione, poi, può essere effettuata fino ai 55 anni, anche se di solito vengono selezionati donatori di giovane età per garantire una maggiore probabilità di successo del trapianto”. I donatori iscritti al Registro Italiano sono, oggi, 500mila, di cui 398mila ‘attivi’ ovvero under 55. Purtroppo, solo una persona su 100mila è compatibile con chi è in attesa di una nuova speranza di vita.
L’IBMDR è stato istituto nel 1989 dall’E.O. Ospedali Galliera di Genova e ha sede presso il Laboratorio di Istocompatibilità dell’Ente. Riconosciuto come Registro Nazionale Italiano dalla Legge 6 marzo 2001, n°52, ed in seguito dall’Accordo Stato / Regioni del 5.10.2006 (provvedimento n. 2.637) come “sportello unico” per la ricerca di cellule staminali ematopoietiche (CSE) da non familiare per finalità di trapianto, ha lo scopo di procurare ai pazienti in attesa di trapianto che non trovano un donatore idoneo e compatibile all’interno della famiglia, un potenziale donatore adulto sano, volontario, non consanguineo, o una unità di sangue cordonale donata a scopo solidaristico, al fine di consentire il trapianto con elevate probabilità di successo. La donazione di midollo osseo è l’unica cura efficace contro molte malattie del sangue come leucemie, linfomi e mielomi, talassemie, disordini congeniti dell’età pediatrica e, in casi particolari, malattie autoimmuni e tumori solidi, consiste nel trapianto di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche.